lunedì 8 giugno 2015

Lo Studio Postiglione e il diritto fallimentare


L'avvocato Marzio Postiglione ha prestato la propria consulenza nell’ambito delle procedure di insolvenza delle imprese, assistendo autorità e organismi preposti a svolgere procedure riguardanti le imprese. Il Fallimento è una procedura concorsuale liquidatoria , che coinvolge l’imprenditore commerciale  con l’ intero patrimonio e i suoi creditori. Tale procedura è diretta all’ accertamento di insolvenza dell’imprenditore, all’accertamento dei crediti vantanti nei suoi confronti e alla loro succesiva liquidazione tenendo conto delle cause legittime di prelazione. Di solito sono gli stessi creditori a chiedere il fallimento dell'imprenditore e non è necessario che il fallimento sia chiesto congiuntamente da più creditori, bastando anche la richiesta di un solo. L’ esperienza dell’avvocato Marzio Postiglione copre tutti gli aspetti della crisi di impresa scegliendo le soluzioni migliori per il miglior risultato nel particolare contesto economico e giuridico in cui si trova.
È certo però che il creditore istante non ha alcun titolo di preferenza rispetto agli altri per il solo fatto di aver presentato la richiesta di fallimento, e anche lui dovrà presentare istanza di ammissione al passivo; insomma aver provocato il fallimento del debitore non legittima il creditore istante ad essere automaticamente ammesso al passivo e a sottrarsi alla verifica del suo credito Tuttavia ,è  lo stesso tribunale ad accertare autonomamente l'esistenza dei presupposti usando i suoi poteri inquisitori.
Recentemente il Tribunale di Nocera Inferiore, nella persona, del G.D. dott. Mario Fucito ha rigettato un ricorso presentato dal creditore X e diretto ad ottenere la dichiarazione di fallimento dell’impresa Y, abbracciando la difesa dell’avvocato Marzio Postiglione, difensore di parte resistente e statuendo che:” Ai fini del calcolo della soglia indicata dall’art.15 1. Fall. debba aversi riguardo a crediti scaduti che abbiano nel quantum un grado di certezza e che tale soglia sia prevista quale condizione di procedibilità della domanda introduttiva e che la condizione di procedibilità debba sussistere al momento della proposizione medesima istanza, anche per consentire al resistente di difendersi circa la sua eventuale insussistenza e ciò, nel rito camerale, caratterizzato dalla speditezza e dalla sommarietà delle forme..” puntualizzando inoltre che se il creditore: “…preclude al tribunale di acquisire d’ufficio ai sensi dell’art.213 c.pc. informazioni d’ufficio presso P.A. sulla debitoria esistente in capo al resistente, in quanto il potere d’ufficio può essere esercitato nei limiti del potere dispositivo delle parti, non potendosi ad esse sostituire, nella ricerca esplorativa di debitoria non altrimenti allegata al fine di superare la soglia di procedibilità, che è indubbia la natura dispositiva dell’istruttoria prefallimentare, venuto meno il potere della declaratoria d’ufficio del fallimento di cui all’art 6 1.f., che agisce anche su segnalazione di altro giudice, mentre al mercato, quale ceto creditorio sono lasciate le valutazioni di opportunità, circa la fiducia nell’adempimento del debitore…”. L’avvocato Marzio  Postiglione, in qualità di legale dell’imprenditore, è riuscito a mettere in evidenza  queste particolari conseguenze ottenendo l’ulteriore eccellente successo con una sentenza resa dal tribunale di Nocera Inferiore con la quale il Giudice ha stabilito che: ”… considerando, pertanto che il credito scaduto e non pagato vantato dalla ricorrente non supera in termini di assoluta e rigorosa obiettività la soglia dell’art.15, dichiara improcedibile il ricorso e condanna la parte ricorrente alla refusione delle spese di causa e accessori.”

 

 

Fonti:  – www.wikipedia.org – www.nellanotizia.net  www.lavoroefinanza.it – ordinanza del Tribunale di Nocera Inferiore -

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